Entroterra

La Riviera Romagnola offre un entroterra ricco di storia, sapori e colori da non dimenticare.

San Leo


San Leo sorge sul più aguzzo dei monti di tutto l’Appennino: il Monte Feliciano, talmente ripido da essere raggiungibile attraverso un’unica strada tagliata nella roccia. Sulla vetta di San Leo si erge la poderosa rocca disegnata da Francesco di Giorgio Martini: uno dei più grandi ingegni, assieme a Leonardo da Vinci, dell’architettura militare del rinascimento fiorentino. In mezzo al paese invece, affacciate su un’incantevole piazzetta, sorgono le due chiese, vero orgoglio di San Leo: l’antichissima Pieve di stile preromanico, risalente addirittura al IX secolo; e il Duomo, di stile romanico lombardo, risalente al XII secolo. San Leo nel medioevo era una delle città più importanti d’Italia: la forza delle sue fortificazioni gli permise addirittura, nel periodo Ottoniano, di venire scelta da Berengario II come capitale del suo Regno d’Italia.

Montegridolfo


Montegridolfo è una piccola cittadella fortificata sulle colline che dividono l’Emilia Romagna dalle Marche, tra le valli del fiume Conca e del fiume Foglia. Tutto il paese di Montegridolfo è racchiuso da spesse mura difensive: come se fosse tutto un castello. A Montegridolfo si trovano importanti edifici storici e alcune chiese di valore: numerose opere di restauro, avvenute in anni passati, hanno riportato il paese allo splendore di un tempo. Durante la Seconda Guerra Mondiale Montegridolfo fu teatro di una dolorosa battaglia tra tedeschi ed alleati. Quella battaglia è oggi ricordata nel “Museo della Linea dei Goti”, che espone documenti bellici e storici di importante valore e curiosità. A Montegridolfo, nel Santuario della Madonna delle Grazie, è conservato un dipinto di notevole pregio, ricordo di un miracolo del XVI secolo.

Verucchio


Verucchio era un tempo la più forte delle città fortificate dei Malatesta: la sua rocca ancora oggi mostra i segni di un passato da dominatrice. Il colle sul quale si erge Verucchio si trova all’inizio della Valmarecchia, lungo le strade che portano lontano da Rimini: una terra dunque di confine, che ben veniva presidiata dalle fortificazioni del castello. A Verucchio avvenne, nel Duecento, la tragedia degli amanti Paolo e Francesca, trucidati a sangue freddo dal geloso Gianciotto Malatesta, e resi immortali dalla poesia di Dante Alighieri nella Divina Commedia. Di notevole interesse a Verucchio, oltre alla rocca, sono la Chiesa Collegiata, il Museo archeologico dedicato ad importanti ritrovamenti etruschi e villanoviani, il Convento di San Francesco, che si trova appena fuori dalla città.

Gradara


Sulle verdi colline al confine tra l’Emilia Romagna e le Marche sorge Gradara, con il suo castello celebre per bellezza e fascino romantico, ma anche per importanza storica. Gradara nel XIII e XIV secolo fu uno dei più importanti appostamenti militari della famiglia riminese dei Malatesta: ancora oggi si possono ammirare i potenti apparati bellici di una rocca inespugnabile. Un’adeguata opera di restauro novecentesca, insieme ad una cura costante da parte dei cittadini, conservano infatti oggi la rocca di Gradara in perfette condizioni: la doppia cerchia di mura, i ponti levatoi, i torrioni, le sale interne. Tutti i camminamenti del castello sono aperti e percorribili. Attorno alla rocca le eleganti stradine medievali del borgo garantiscono ai visitatori pace e relax, per una tranquilla passeggiata.

Santarcangelo


Santarcangelo è molto vicina e ben collegata a Rimini. È una delle cittadine più belle e caratteristiche della Romagna, nella quale si respira un’aria di incontrastata e nobile genuinità. Il simbolo più celebre di Sant’Arcangelo è il Campanone: una torre campanaria eretta nel XIX in stile neogotico. Lo si vede anche da lontano, svettare sopra le case con la sua sagoma, proprio in cima al Colle di Giove: dolce rilievo sul quale sorge la città. A Santarcangelo si trovano inoltre un’antica rocca, fatta erigere nel medioevo dai Malatesta, il celebre arco settecentesco di Clemente XIV e una serie di grotte visitabili, scavate addirittura in epoca precristiana. La caratteristica più attraente di Santarcangelo è comunque quella di essere la terra degli artisti della Romagna: tra i nati a Sant’Arcangelo si ricordano infatti lo sceneggiatore e poeta Tonino Guerra, il grande poeta Raffaello Baldini, il celebre comico Fabio De Luigi.

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